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Un CMS vale l’altro? Quale usare?

Sul web di certo non mancano articoli e consigli su come scegliere una piattaforma CMS.

Scegliete quello con la più impressionante serie di funzionalità, consiglia un esperto. Considerate i costi di proprietà, gli oneri degli eventuali servizi di assistenza. Assicuratevi che produca pagine SEO-ottimizzate, avvertono i consulenti SEO. Purtroppo, scegliere il giusto CMS prendendo in considerazione criteri generici è efficace come lo studio dei dati del censimento per migliorare le abilità di scrittura.

I criteri di selezione del CMS dovrebbero essere prima di tutto i fattori che facilitano il compito delle persone che lo utilizzeranno. In altre parole, smettete di preoccuparvi di avere un CMS e cominciate a preoccuparvi di avere un CMS utilizzabile.

La maledizione del software enterprise

Un sondaggio ha rivelato che i progetti basati su CMS hanno sette volte più probabilità di fallire a causa della mancanza di adattamento delle persone allo strumento piuttosto che da una mancanza di funzionalità. L’evidenza suggerisce inoltre che anche i progetti che inizialmente sembrano di successo possono rapidamente andare fuori dai binari se il CMS non può accogliere le esigenze di chi lo utilizza.

Spesso questi problemi derivano dal fatto che le persone che commissionano il lavoro non sono le persone che ne fanno uso. Sarà quindi importante capire gli utenti preposti all’utilizzo del CMS e quali sono le loro esigenze.

Questi utenti in genere rientrano in tre differenti categorie: gli sviluppatori che lavorano all’implementazione delle funzionalità, gli editori che producono il contenuto effettivo e dirigenti che utilizzano i contenuti online per raggiungere specifici obiettivi di business. Per scegliere il CMS più adatto è necessario capire come il CMS impatti il lavoro quotidiano e avere presente quali potrebbero essere i punti critici.

Sviluppatori

Tutti gli sviluppatori sanno che ogni sistema CMS ha le sue peculiari caratteristiche. Da una parte ci sono le piattaforme di pubblicazione dove i dati sono accuratamente separati dall’applicazione, presentazione, e la logica di business. Il che li rende facili da estendere e personalizzare. Dal lato opposto ci sono i CMS mal strutturati e poco performanti. Che cosa si nasconde sotto il cofano di un CMS conta molto, perché il codice mal architettato rallenta, frustra e demoralizza anche gli sviluppatori più esperti. Trasformando qualsiasi nuova iniziativa promettente in un viaggio senza fine.

Purtroppo, la differenza tra un CMS adeguatamente progettato ed uno mal realizzato potrebbe essere ovvia col senno di poi. Le aziende spesso prendono questo rischio accettando la soluzione, spesso unica, del fornitore. Di sicuro è importante proporre sempre più soluzioni. Evidenziandone per ognuna vantaggi e svantaggi. Se la scelta non ricade su un CMS custom, allora diventa importante che questo sia supportato da una comunità di sviluppo e costantemente aggiornato. In questo modo lo sviluppatore può affrontare eventuali lacune dell’architettura del CMS scelto: misteri tecnici sono risolti con una sessione di googling rapido; ci sono temi, plugin ed estensioni per integrare le funzionalità standard. Si utilizza la ruota per costruirci qualche cosa sopra e non si perde tempo a realizzare la ruota stessa.

Ecco alcune domande per aiutare a pesare i pro ei contro nella scelta di un CMS:

Quanta specializzazione è necessaria per padroneggiare il CMS? Il CMS espone i dati in maniera standard? Esiste una chiara separazione delle informazioni? Il codice è ben documentato? La personalizzazione del CMS è supportata di default? Quali strumenti di sviluppo sono disponibili?

Quanto è grande la comunità degli sviluppatori? Ci sono molti sviluppatori specializzati nell’utilizzo del CMS scelto? Quanto è facile risolvere i bug e trovare risposte a domande tecniche? Esiste un mercato dedicato a componenti aggiuntivi?

Il CMS possiede delle API native? Quali dati sono accessibili a livello di programmazione? Quanto è dettagliata e ben illustrata la documentazione delle API?

Editori

Gli sviluppatori di solito trovano la documentazione dettagliata un segno di qualità. Gli editori hanno un punto di vista contrario: i migliori strumenti per la pubblicazione sono liberi di manuali e sono intuitivi da usare. Alcuni CMS hanno cercato di affrontare il problema migliorando layout e usabilità, aggiungendo etichette descrittive.

Questa attenzione si integra con le preoccupazioni su come strutturare i contenuti all’interno del CMS.

I CMS page-centric consentono agli autori di assumere il ruolo di un designer e realizzare presentazioni di contenuti di dubbio gusto. I Structured-content  CMS aiutano gli autori ad agire come architetti, assemblando i singoli pezzi per fare in modo che rispecchino i vincoli dei vari media. I redattori ossessionati dall’aspetto del loro contenuto si sentirebbero sabotati senza un editor WYSIWYG. La vera domanda è, quale caso d’uso è fondamentale per la specifica attività?

Quando si seleziona un CMS, è quindi importante esaminare i casi d’uso e il processo editoriale, quindi prendere in considerazione queste domande:

Quanto è personalizzabile il CMS? Tipi di dati personalizzati possono essere definiti senza abilità di sviluppo? Come ti sembra l’interfaccia utente? il CMS soddisfare le esigenze dei diversi gruppi di utenti?

Il CMS supporta la definizione della presentazione dei contenuti? Il CMS comprende modelli riutilizzabili? Gli Editori possono scegliere layout e elementi della pagina individualmente? Quali sono le opzioni di anteprima? È supportata automaticamente la gestione responsive dei contenuti? Posso specificare quali contenuti saranno visibili in base al dispositivo di visualizzazione?

ll CMS supporta contenuto strutturato? Il contenuto può essere suddiviso in blocchi riutilizzabili? Le informazioni sono salvate come tipi di dati specifici? Gli editori possono formattare il testo? È facile definire e mantenere più tipi di contenuto?

Il collo di bottiglia umano

Il successo o meno di un progetto basato su CMS è in gran parte dovuto a fattori umani.

Il collo di bottiglia è un concetto relativo: dipende sempre da una configurazione di singoli fattori in una data situazione. Per le startup, è spesso la dimensione del comparto IT che determina le limitazioni; in una media company attenta a contenuti sempre aggiornati, il più grande salto di produttività potrebbe venire dal rimuovere gli ostacoli tecnici agli addetti marketing.

Selezionare un CMS con questi ostacoli in mente può fare aumentare la produttività degli utenti in vari modi, dall’eliminare gli errori ad accelerare la creazione di contenuti.

Impostazione per il successo

Per lungo tempo, selezionare una piattaforma CMS è stata trattata come un problema tecnico, da risolvere da un dipartimento IT o un consulente tecnico di fiducia. Non incappate in questo punto di vista. Come uno strumento che definisce la tua presenza online e impone processi editoriali, la scelta di una piattaforma CMS è troppo importante per essere decisa solamente su criteri tecnici o imposti da una sola delle parti interessate.

Approcciando la selezione del CMS come un problema organizzativo, invece, produce numerosi vantaggi: i criteri di selezione che derivano dai requisiti funzionali, modelli di lavoro e le aspettative culturali dei futuri utilizzatori assicurano il focus sulla qualità del lavoro, non su come realizzarle.

Iniziate identificando chi nella propria organizzazione sarà coinvolto dal CMS: abbiamo parlato di sviluppatori, editori e manager, ma l’elenco dei soggetti interessati può includere anche altri ruoli.

Equipaggiati di queste conoscenze, è ora possibile ripensare alla selezione del CMS da proporre e mettere le vere esigenze dell’azienda al centro di tutte le discussioni. E una volta scelto, il nuovo CMS  non sarà più un elemento di  incertezza, di rischio e ansia, ma, al contrario, aiuterà l’azienda a diventare più agile, focalizzata e forte.